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Premio di Poesia Kolbe
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Davide LanzoniDAVIDE LANZONI,nato nel 1971 nella
bella città di Bra, scrittore per passione, vive le sue esperienze di
vita con grande profondità. Di padre bresciano e di madre salernitana,
appassionato di motociclismo e teatro, ha deciso di trasmettere le sue
emozioni e la sua crescita interiore attraverso la poesia, non è che la
manifestazione della realizzazione di un uomo che ha imparato a credere
in se stesso malgrado le difficoltà e le contraddizioni della vita.
Attualmente abito a savigliano,e ne sono molto felice,anche perche ho
scoperto che e una cittadina molto artistica e culturale.
MALINCONIA. La malinconia nell'anima, Non ricordo mia, Ma su quel manto posa, Era spina rosa, Che mi attraversa ora, In un nastro avvolto, Vestito di sposa, Colore sordo volto, E specchio riavvolto, Nastro posto accanto, E fiamma riflessa, In un mare tempesta, Argini nuovi, In spazzi ristretti, Frammenti appesi, Al sole e spenti, Vecchi pastelli, Di colori nuovi, Ritratti disegni, E poi sepolti, In mille risvolti. Guerra e Pace Angelo e vita, Passo e riflesso, Sandali rotti e nostri, Urla di bambini, Sofferenza resa, Da guerra lieta, Notte spenta, Acceca vera, Nel piacere vedere, Il sangue cadere, Ogni giorno, Rinasce un nodo, Che ricorda il modo, Dove ancora e sempre, Quel suono bombe sente, Lascia accanto, Parole e odio, Di vecchie sedie, Cucite nel nostro mondo. IL VENTO IL VENTO ACCAREZZA GLI SCOGLI, SIBILA ATTRAVERSO I RICORDI, ROMPE GLI ARGINI IN ORDINE, PARLA E ASCOLTA IN SILENZIO, VITTIMA DEL SUO SUONO, CAREZZA E VISIONE DEL GIORNO, NODO RIMOSSO E POI RIPOSTO, SASSO COLTO CERCHIO NELL'ACQUA, ACCAREZZATO RIFLESSO E POI LASCIATO, FERMO IN QUEL LAGO. Scrivere E' UN ATTIMO CHE VEDO, UN MINUTO CHE SIEDO, UN'ORA CHE VEDO, E ANCORA SCRIVO, LENTO MENTO SVEGLIO, COLGO NUOVO SUONO, SENTO RISORTO, VECCHIO SONO, BARBA INCOLTO, E SCARPE RIPONGO, IL CAMMINO E’ LUNGO, IL SENTIERO STRETTO, IL MIO PENSIERO, FIERO NEGO. Adesso. Ancora, Ancora E ancora, Non adesso, Ma ancora, Una volta, Sola, Adesso cosa, Adesso ora, Adesso nuova, Rimossa e poi, Cosa, Di nuovo, Rosa. ARRIVEDERCI NELSON MANDELA. CIAO O FORSE ARRIVEDERCI, HO SEMPRE PENSATO, CHE NON ESISTESSI, SI PERCHE, UOMINI COME TE, NON FANNO PARTE, DI QUESTO MONDO, MA DELL'UNIVERSO, HAI VINTO, SI HAI VINTO, SU TUTTI I FRONTI, MA NON COMBATTENDO, CON LE ARMI, NE CON L'ODIO, O IL RANCORE, ADESSO GUARDA, ASCOLTA, RICORDA, QUELLO CHE TU, HAI LASCIATO, SU QUESTA TERRA. POESIA. COSE' UNA POESIA, E UNA LACRIMA, CHE VOLA VIA, UN PETALO DI ROSA, PER UNA SPOSA, O PER UNA DONNA, UN SOLCO NELL'ANIMA, UN FRAGORE, CHE TI SCUOTE, UNA CASCATA, CHE ARRIVA, E POI TI PORTA VIA, E' A VOLTE IL SILENZIO, O UN GESTO D'AMORE, E COSI CHE ARRIVA, IN QUELL'ATTIMO DI NOSTALGIA, E POI E' UN SORRISO, DOVE TU TI SPECCHI, E TI VEDI. IL DESTINO. SOGNA QUELLO CHE SEI, RICORDA, QUELLO CHE VUOI, ASPETTA, CHI SA ARRIVARE, ASCOLTA, CHI TI SA ASCOLTARE, GUARDA, QUELLO CHE NON TI FANNO VEDERE, LASCIA, PASSARE CHI TI IMPEDISCE, DI CAMMINARE, E POI RIMETTI A POSTO, TUTTI I TASSELLI, DEL TUO CUORE. Il momento ASPETTO CON ANSIA IL MOMENTO, RITORNO DI UN SOLO GESTO, ACQUA CHE BAGNA E VENTO, POI PIOGGIA DI NUOVO SPENTO, AD AMMIRARE FERMO, ASCOLTO IN SILENZIO. Parole. Leggi le mie parole, ricorda il mio odore, rimetti apposto, di nuovo il mio cuore, ancora di te, che riesci a prendere, e che da lontano, spegni e poi riaccendi, dando luce, a tutti i miei tasselli, sparsi nel vento, che soffiando lento, si e spento. Silenzi Ascolto i tuoi silenzi, Ormai persi lontani, Rivedo attimi nuovi, Che senza fiato urlo, Accolgo le tue lacrime, Che in una mano, Stringo. VECCHIO. VECCHIO RUGHE CAPELLI SUL VOLTO, DI UN MONDO LONTANO, RICORDO DI UN LENTO SILENZIO, MOMENTO FERMO IMMENSO, SOLO SPENTO E' RISVEGLIO, UN UOMO SOLO PIANGE IL SOGNO NUOVO, INCONTRO DI UN MOMENTO RARO, CERCATO ASCOLTATO GUARDATO, NELLE RUGHE DEL PASSATO, APPOGGIATO SUL QUEL DIVANO, CAMMINA PIANO LONTANO, SENTE DOLORE NELLA MANO, SIEDE IL SUO PENSIERO VERO, PER POTER RACCONTARE A NOI, IL RARO PASSARE DEL TEMPO SUL SUO VOLTO FIERO. GRAZIE. MI RILASSA QUESTO MOMENTO, NON PENSO MA RIVEDO, QUEL MOMENTO VIVERE SU DI ME, PENSO ALLE MIE PAROLE, DI QUELLO CHE VEDO E SENTO, TRASCORSO IN UN MOMENTO LENTO, MI RILASSA SCRIVERE E NON PENSARE, A QUESTE MIE PAROLE CHE SCRITTE, RILEGGO E CAPISCO IL SENSO, SENSO VERSO E RIVERSO, SU DI ME TOCCATO E RIPAGATO, DA TUTTI QUELLI CHE MI HANNO REGALATO, UN LORO GESTO DA ME APPREZZATO. IL RAGAZZO BARBONE. COME SI FA' A VIVERE COSI, SON ENTRATO GIA SCHIAVO LI, MI HANNO CHIAMATO PRECARIO, RESO SCHIAVO DALLA MIA POVERTA', SONO SOLO CON IL MIO LAVORO, FERITO NEL MIO ORGOGLIO DI UOMO, PRECARIO DI TUTTE LE MIE SPERANZE, PRECARIO DI TUTTI I MIEI SOGNI, SENZA IL MIO LAVORO MUOIO, E LORO SANNO CHE E' PANE, E' ACQUA E' SALE E' FAME, SFRUTTANO IL MIO DESTINO, ORMAI PRIVO DI SPERANZE, VIVE CON LA SUA DIGNITA', SAPENDO CHE E' LA SUA VERITA'. |
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